La musica emergente
Se c’è una cosa per cui Pordenone è conosciuta è il fermento musicale: dal Great Complotto a La Tempesta – passando per Prozac+ e Tre Allegri Ragazzi Morti – la musica indipendente ha portato per decenni il nome della nostra piccola città in giro per il paese. Eppure chi come noi di inSoffitta aveva una band negli anni ’10 del 2000 si è visto chiudere uno dopo l’altro i locali che davano spazio alla nuova musica. Il bisogno di esprimersi è però ancora molto forte (non si riesce a tenere il conto della quantità di band presenti sul territorio). Con queste premesse abbiamo deciso di provare a dare noi uno spazio, inSoffitta appunto, per la musica e più in generale per l’arte che viene creata intorno a noi. Concretizziamo queste idee in vari modi: dalle chiacchierate live su Twitch su temi musicali all’organizzazione di concerti ma tutto è iniziato con i video sferici…
La realtà virtuale
Non potendo portare fisicamente un pubblico inSoffitta, abbiamo deciso di rendere virtuale la stanza. E nei nostri intenti è rimasta l’idea che gli artisti non dovessero essere relegati in un palco: sfruttando l’intimità del luogo desideravamo che l’ascoltatore fosse partecipe di un momento quasi segreto. Il nostro proposito non è di immortalare un’esibizione ma offrire la possibilità di prendere parte alle prove.
L’avvento della tecnologia 360° si è sposato perfettamente con questi concetti, dando forma all’immersività che avevamo in mente.
Come realizziamo i video 360°
Raccogliamo dalla band alcuni input per poter creare l’atmosfera giusta per il video inSoffitta. Quindi pensiamo alla disposizione in soffitta, ai colori, agli effetti in scena (come stroboscopio e nebbia) e talvolta agli effetti speciali di post-produzione, basandoci sempre sul brano e sulle inclinazioni estetiche degli artisti. Microfoniamo tutti gli strumenti e facciamo partire la registrazione… non prima di esserci nascosti! Sì perché una telecamera 360° è omnidirezionale, ha occhi ovunque e non c’è nessun dietro le quinte dove stare. Possiamo però monitorare da remoto l’andamento della registrazione.
La post-produzione dei video sferici
La post-produzione dei video sferici di inSoffitta si articola in diverse fasi. Una telecamera omnidirezionale è in realtà un’unione di più dispositivi in uno. Perciò innanzitutto le riprese richiedono un processo di stitching attraverso il quale vengono cucite insieme le varie aree di video, celando i punti di giunzione, per formare tutta la “bolla” del video sferico. Quindi i video stitchati vengono importati in un software di editing. Così si può lavorare sul colore e sull’illuminazione, aggiungere logo, sigla e sincronizzare la traccia audio registrata e mixata separatamente. A volte scegliamo di creare effetti visivi (come nel video di AZA) o di fare un vero e proprio montaggio (come nel video di SQUE).